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Le tariffe gas rimangono stabili, ma è ancora forte la preoccupazione: spesa a famiglia di circa 1514 euro all'anno

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Le tariffe gas rimangono stabili, ma è ancora forte la preoccupazione: spesa a famiglia di circa 1514 euro all’anno

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

Dopo una breve impennata tornano stabili le tariffe del gas per i clienti sul mercato tutelato: secondo i dati resi noti ieri da Arera, la bolletta del gas scende appena del -0,2%. La spesa per il gas della famiglia tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° giugno 2022 e il 31 maggio 2023), secondo una analisi di Confesercenti, è di circa 1514 euro, pari al -6,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Un cambiamento di rotta positivo, visti gli ultimi dati di maggio che, invece, hanno registrato un nuovo aumento, ma la discesa impercettibile non è sufficiente visto il forte calo del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam.

“Questo andamento altalenante  – puntualizza l’associazione di imprese – conferma le nostre preoccupazioni circa il prematuro smantellamento delle tutele a vantaggio dei consumatori disposte in occasione della crisi energetica. Le ultime disposizioni del Governo sulle forniture di gas hanno prorogato la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine giugno, mentre hanno ridotto il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5000 metri cubi. In questo scenario, la fine del regime di sterilizzazione, ormai vicina anche per il gas crea non poco allarme, viste le condizioni precarie delle famiglie, ancora fortemente provate dal rincaro generalizzato dei prezzi”.

Ecco perché la Confesercenti torna a chiedere con forza il ripristino della sterilizzazione degli oneri di sistema anche per l’elettricità e una ulteriore proroga del mercato tutelato, almeno per tutto il 2024. “In tal senso  – precisano – è improrogabile avviare sin d’ora un confronto costruttivo con le associazioni dei consumatori, che miri, da un lato a ridefinire un equo sistema di tassazione sulle bollette, eliminando costi impropri e voci obsolete ormai insostenibili per le famiglie, dall’altro che assicuri un assetto stabile al sistema regolatorio del mercato, mettendo in primo gli interessi dei consumatori.

Articolo: Borderline24.com