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I bonus bollette scadono a settembre 2023, cosa cambia e chi dovrà pagare di più per gas e luce

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I bonus bollette scadono a settembre 2023, cosa cambia e chi dovrà pagare di più per gas e luce

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

I bonus bollette varati dal governo si stanno avvicinando progressivamente alla scadenza: resteranno in vigore ancora per tutto il mese di settembre, e a partire da quello successivo non ci saranno più. Sempre che l’esecutivo non decida di intervenire, come fatto in altri casi precedenti, con una proroga di alcune misure per altri tre mesi. L’ultimo rinnovo trimestrale dei bonus bollette era arrivato a fine giugno, a pochi giorni dalla scadenza della proroga precedente. In quell’occasione, erano saltati i crediti d’imposta per le imprese – che invece nei primi mesi dell’anno avevano concesso alle aziende, energivore e non, dei forti sconti sulle bollette. Erano state prolungate altre misure, tra cui l’abbassamento dell’Iva al 5% per le bollette del gas e l’azzeramento degli oneri di sistema, sempre per il gas. E, soprattutto, il bonus sociale luce e gas.

Tra i bonus attualmente in vigore c’è il bonus sociale per luce e gas. Questo resterà valido fino al 30 settembre 2023. A riceverlo sono le famiglie che hanno un Isee inferiore ai 15mila euro, ma l’importo massimo è erogato a chi si trova sotto la soglia di 9.530 euro. Per le famiglie che hanno almeno quattro figli, invece, la soglia si alza a 30mila euro. Ma le famiglie così numerose non dovranno preoccuparsi: per loro, il bonus resterà valido fino al 31 dicembre 2023.

Per gli altri nuclei familiari sotto i 15mila euro di Isee, invece, dalla fine di settembre in avanti ci sarà un rialzo nelle bollette. Così come non era necessario fare domanda per avere il bonus sociale, perché gli sconti erano inseriti direttamente in fattura, così non ci saranno comunicazioni particolari alla scadenza del bonus. Semplicemente, le bollette della luce costeranno tra i 40 e i 60 euro in più (secondo i dati di Arera) e quelle del gas costeranno qualche decina di euro in più (tra i 20 e i 40 euro circa, a seconda anche della zona climatica).

Il momento in cui il governo si troverà a decidere se rinnovare o meno le misure contro il caro bollette sarà anche quello in cui si accenderà il dibattito sulla legge di bilancio. E, quindi, sulle risorse economiche per dare seguito alle promesse fatte in questi mesi, dal taglio del cuneo fiscale alle pensioni. Insomma, non proprio il momento ideale per dover trovare altri fondi per un nuovo decreto Bollette (l’ultimo è costato cinque miliardi di euro).

D’altra parte, è possibile anche che l’impatto sulle famiglie sarà meno alto di quanto temuto. Negli ultimi mesi l’inflazione ha rallentato di molto, anche se è ancora al 5,9% su base annua. E questo calo è stato legato soprattutto alla diminuzione del prezzo dell’energia, quindi le bollette si sono abbassate anche a prescindere dal bonus sociale. Tuttavia, a settembre ripartiranno molte attività lavorative ed è normale aspettarsi un rialzo del costo di gas e luce. Insomma, se il governo non rifinanzierà il bonus e le altre misure, le famiglie interessate potrebbero trovarsi davanti a bollette decisamente più pesanti.

Articolo: Fanpage.it