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Come leggere e capire la bolletta della luce: la spiegazione dettagliata

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Come leggere e capire la bolletta della luce: la spiegazione dettagliata

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

Periodicamente tutti i cittadini si devono confrontare con la bolletta della luce. Sebbene sia un documento difficile da leggere, basta conoscere una serie di definizioni e voci di spesa per comprenderlo. In questo modo, è possibile ottimizzare i propri consumi di energia elettrica e quindi a risparmiare. Lo schema e le informazioni contenute nella bolletta sintetica dell’elettricità sono fissi e non dipendono dal proprio fornitore (che sia esso Enel Energia, Eni o Edison). Sono stabiliti dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. La bolletta è composta da varie parti che si riferiscono ai dati della fornitura, ai costi fissi e variabili dell’energia, ai consumi fatturati e stimati per fasce orarie e all’eventuale addebito del Canone Rai. Andiamo a esaminarle nel dettaglio.

Nella prima pagina della bolletta elettrica sono contenuti i dati del cliente e le informazioni riguardanti la fornitura e il contratto stipulato con il fornitore. Vediamo uno per uno tutti i punti:

  • il numero di fornitura (ovvero il numero identificativo del contratto)
  • gli estremi della bolletta (il numero progressivo che la identifica, la data di emissione, il periodo di riferimento) e la scadenza del pagamento
  • la dicitura “Servizio di maggior tutela” oppure “Mercato libero dell’energia”, a seconda della scelta del cliente. Il Servizio di maggior tutela è la fornitura dell’elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Arera a cui fanno affidamento i clienti di piccole dimensioni se non hanno stipulato un contratto nel Mercato libero.
  • il totale dovuto e la periodicità di fatturazione (ovvero l’arco temporale a cui la bolletta fa riferimento)
    i dati dell’intestatario, sia esso una persona fisica o giuridica (nome/ragione sociale, indirizzo, codice fiscale/partita IVA ecc)
  • l’indirizzo di recapito della bolletta, che non coincide necessariamente con il luogo fisico in cui viene consegnata l’energia elettrica
  • l’indirizzo in cui viene consegnata la fornitura e il codice Pod (un codice alfanumerico che inizia sempre con “IT” e identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia venditore)
  • alla voce “tipologia di cliente”, la dicitura “domestico residente” o “domestico non residente”
  • la potenza impegnata (ovvero il livello di potenza indicato nel contratto di fornitura) e la potenza disponibile (che indica il margine di flessibilità della potenza impegnata)
  • la data di attivazione della fornitura e il consumo annuo in kilowattora (kWh) diviso per fasce orarie
  • i recapiti che servono per contattare il Servizio guasti dell’impresa di distribuzione responsabile

Il costo totale della bolletta elettrica dipende dalla somma di una serie di importi, alcuni fissi (che non dipendono dal fornitore scelto ma sono stabiliti trimestralmente da Arera), altri variabili (che vanno in base al contratto stipulato). Bisogna distinguere innanzitutto tra il costo medio unitario della spesa per la materia energia (ovvero il costo di un kWh tenendo conto delle spese fisse di fornitura e gestione) e il costo medio unitario della bolletta (il costo di un kWh al netto di eventuali voci di costo variabili o una tantum, come accrediti/addebiti, more, contributi di allacciamento ecc). La seconda pagina della bolletta della luce elenca quindi tutte le voci di spesa che vanno a costituire l’importo dovuto. I clienti interessati possono sempre chiedere all’impresa di ricevere, insieme alla bolletta, gli elementi di dettaglio, cioè un documento aggiuntivo che riporta per ogni voce di spesa i prezzi unitari (ovvero quello che si paga per ciascun kilowattora consumato), le quantità fatturate e i relativi importi da pagare. Vediamo quali sono le voci riportate in questa parte del documento.

La voce “spesa per la materia energia” è composta da:

  • una quota fissa: è la parte del prezzo, espressa in euro/anno, che si paga per avere un punto di consegna attivo, anche in assenza di consumo e qualunque sia la potenza impegnata; il prezzo annuo viene applicato in bolletta in quote mensili o giornaliere
  • una quota energia: è la parte del prezzo, espressa in euro/kWh, che comprende tutti gli importi da pagare in proporzione al consumo; il prezzo varia per fasce orarie per quanto riguarda le utenze con contatore elettronico teleletto

La tariffa corrispondente alla voce “spesa per il trasporto e la gestione del contatore” può variare ogni trimestre ed è composta da:

  • una quota fissa, espressa in euro/anno
  • una quota potenza, espressa in euro/kW/anno: è l’importo da pagare in proporzione alla potenza impegnata, anche in assenza di consumo di energia; il prezzo annuo viene applicato in bolletta in quote mensili e si paga in euro/KW/mese
  • una quota energia, espressa in euro/kWh
  • La spesa per gli oneri di sistema
  • La tariffa indicata alla voce “spesa per oneri di sistema” può variare in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri e, di norma, viene rivista da Arera ogni trimestre. È composta da:
  • una quota energia, espressa in euro/kWh
  • una quota potenza, espressa in euro/kW/anno (non è applicata alle abitazioni)
  • una quota fissa, espressa in euro/anno) (non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica)

La voce “imposte” comprende:

  • l’imposta di consumo (accisa) che si applica alla quantità di energia consumata; i clienti domestici con potenza fino a 3 kW godono di aliquote agevolate per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica
  • l’IVA pari al 10% per le utenze domenstiche e al 22% per le utenze non domestiche; viene applicata sull’importo totale della bolletta

Consumi fatturati e consumi stimati: differenza e come leggerli

In questa sezione della bolletta sono indicati tutti i dati registrati dal contatore che sono stati letti dal distributore (letture rilevate), comunicati dal cliente (autoletture) o stimati (letture stimate). Per consumi rilevati si intende l’insieme dei kWh di energia elettrica che sono stati consumati in un determinato intervallo di tempo: corrispondono alla differenza tra la lettura registrata all’inizio del periodo (ad esempio il 1 gennaio) e quella registrata alla fine (ad esempio il 28 febbraio). Equivalgono ai consumi effettivi del cliente in quel lasso di tempo e andranno a essere fatturati in bolletta. Invece, nel caso in cui il cliente non faccia l’autolettura e il fornitore non abbia a disposizione i consumi effettivi, quest’ultimo è costretto a fare una stima presunta dei kWh consumati. Per compiere questa operazione, si basa sui consumi dell’utente nei periodi precedenti, tenendo conto di alcuni parametri, come il tipo di apparecchiature utilizzate dal cliente- Se il consumo stimato sarà poi inferiore a quello rilevato, il cliente dovrà pagare la differenza con una bolletta di conguaglio. Se, al contrario, il consumo stimato risulterà superiore a quello rilevato, il cliente sarà creditore di una somma che verrà scalata dal fornitore nelle successive bollette.
In questa sezione del documento dedicata ai dati registrati dal contatore viene fatta una distinzione tra i consumi effettuati nelle tre fasce orarie previste. È importante sapere che i kWh hanno costi diversi in ognuna di queste fasce, così da poter eventualmente programmare l’utilizzo dell’energia elettrica (ad esempio nell’uso della lavatrice) e risparmiare. Andiamo a esaminarle:

  • fascia F1: dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, escluse le festività nazionali  (costo più elevato)
  • fascia F2: dalle 7 alle 8, dalle 19 alle 23 dal lunedì al venerdì e dalle 7 alle 23 il sabato, festività nazionali escluse (costo intermedio)
  • fascia F3: da mezzanotte alle 7 e dalle 23 a mezzanotte dal lunedì al sabato, la domenica e festivi tutte le ore della giornata (costo più basso)

Il costo del canone Rai in bolletta
Se si è titolari di un contratto elettrico, le dieci mensilità del canone Rai (dell’importo complessivo di 90 euro all’anno) vengono pagate direttamente in bolletta. Il canone Rai è automaticamente addebitato sulle utenze elettriche di tipo domestico residenziale (si ricorda che non dovrebbe sussistere più di un’utenza elettrica di tipo domestico residenziale nell’ambito di una stessa famiglia anagrafica). Nel caso in cui una famiglia anagrafica possedesse più immobili oltre a quello di residenza e dato che la cifra è dovuta una sola volta all’anno per nucleo familiare, è necessario compilare il Quadro B della Dichiarazione Sostitutiva pubblicata sui siti www.agenziaentrate.gov.it e www.canone.rai.it. per evitare il doppio addebito. La corretta presentazione della dichiarazione interrompe l’addebito del canone. Inoltre, il contribuente ha diritto a chiedere il rimborso degli importi in eccesso versati precedentemente con l’apposito modello ‘Richiesta di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato pagato mediante addebito nelle fatture per energia elettrica”.

Indipendentemente dal fornitore di energia elettrica con cui si è stipulato un contratto, nella bolletta sono presenti degli elementi periodici:

  • il dettaglio del consumo degli ultimi 12 mesi: consente al cliente di monitorare e valutare i propri consumi. Se l’utenza è dotata di un contatore elettronico teleletto, i dati devono essere suddivisi per fasce orarie. Questa sezione è inserita nella bolletta almeno una volta all’anno
  • i dati di attivazione della fornitura: ovvero la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto. Generalmente non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura. È presente nella prima bolletta ricevuta dal proprio venditore o in quella in cui sono applicate le nuove condizioni contrattuali
  • la tensione di alimentazione: i clienti che hanno diritto alle condizioni di fornitura di maggiore tutela sono allacciati alla rete in Bassa Tensione ed hanno una tensione nominale di alimentazione di 220 Volt (monofase) o 380 Volt (trifase). Nella maggior parte dei casi le forniture domestiche sono a 220 Volt
  • mix energetico: fornisce informazioni, in forma di tabelle, su come sono prodotte l’energia elettrica rivenduta ai clienti serviti in regime di tutela e l’energia elettrica complessivamente venduta in Italia (mix medio nazionale). Ogni tabella indica la quota percentuale di energia elettrica prodotta dalle diverse fonti, classificate in fonti rinnovabili, carbone, gas naturale, prodotto petroliferi, nucleare, altre fonti. Questa sezione è inserita nella bolletta con frequenza almeno quadrimestrale
  • le informazioni su aggiornamenti di prezzi e tariffe: la bolletta indica per esteso le delibere dell’Arera che hanno stabilito i nuovi prezzi e la data in cui iniziano a essere applicati

Articolo: fanpage.it