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Bonus luce e gas: come sono cambiati nel 2023 e di quanto tagliano le bollette

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Bonus luce e gas: come sono cambiati nel 2023 e di quanto tagliano le bollette

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

Il bonus luce e gas è stato confermato anche per il primo trimestre 2023. Rispetto allo scorso anno, sono cambiati alcuni dei requisiti richiesti e può accedere alla misura un numero più alto di famiglie. In particolare, è stata modificata la soglia di reddito richiesta per l’accesso al cosiddetto bonus sociale per disagio economico: ora possono ottenere il bonus le famiglie che hanno un Isee fino a 15.000 euro. Lo scorso anno, invece, l’agevolazione era limitata ad una soglia di 12.000 euro per l’Isee. A cambiare, per il periodo compreso tra gennaio e marzo 2023, è anche l’importo del bonus, che è stato aumentato di una quota straordinaria (componente compensativa integrativa).

I beneficiari del bonus luce e gas sono le famiglie che si trovano in uno stato di disagio economico o fisico. Rientrano nella prima categoria i percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza e le famiglie che hanno un ISEE fino a 15.000 euro (la soglia per l’accesso al bonus sale a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico). Rientrano invece nella categoria delle famiglie con disagio fisico i nuclei familiari che utilizzano uno dei macchinari elettromedicali salvavita elencati nel Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. Per poter ottenere il bonus è necessario che un componente del nucleo familiare sia intestatario della bolletta dell’elettricità e/o del gas e che si faccia riferimento a un’utenza domestica (per il gas) sono ammesse anche le forniture condominiali centralizzate). Il bonus che sostiene le famiglie nel pagamento delle bollette della luce e del gas è riconosciuto sia a chi ha un contratto di fornitura nel mercato di maggior tutela sia a chi è passato al mercato libero.

Per poter accedere al bonus luce e al bonus gas per disagio economico è necessario percepire il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza oppure avere un Isee al di sotto dei 15.000 euro (20.000 euro per le famiglie numerose). Per chi rientra nella prima categoria il riconoscimento del bonus è automatico, mentre chi appartiene alla seconda categoria è tenuto a presentare la Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e ottenere l’attestazione Isee. Chi invece ha diritto a ricevere il bonus luce per disagio fisico deve presentare richiesta di accesso al bonus rivolgendosi al proprio comune o a un Caf. A presentare la richiesta deve essere la persona intestataria della bolletta e alla domanda va allegata una dichiarazione rilasciata dall’Asl locale che attesta la necessità di usare un apparecchio elettromedicale e indica le ore di utilizzo quotidiano.

L’importo del bonus sociale che si può ottenere è predeterminato dall’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) ed è influenzato da diversi parametri, tra cui il livello dell’Isee, la numerosità del nucleo familiare, il tipo di utilizzo del gas che si fa e la zona climatica di residenza. Per il bonus luce per disagio economico l’importo del bonus per il primo trimestre 2023 è differenziato a seconda che l’Isee sia inferiore o superiore alla soglia di 9.530 euro. Per le famiglie che hanno un Isee più basso di 9.530 euro l’importo del bonus va da un minimo di 182,70 euro per i nuclei composti da una o due persone fino a un massimo di 265,50 euro per i nuclei composti da più di quattro persone. Lo stesso importo vale per le famiglie con almeno 4 figli e per i titolari di Reddito o Pensione di Cittadinanza. Per le famiglie con un Isee compreso tra 9.530 euro e 15.000 euro, invece, il bonus ha un importo compreso tra 145,80 e 212,40 euro. Per chi ha diritto al bonus elettrico per disagio fisico, invece, lo sconto in bolletta viene calcolato sulla base della fascia di consumo annuale e della potenza impegnata e va da 99 euro a trimestre a 311,40 euro a trimestre. Per il gas gli importi del bonus per il primo trimestre 2023 vanno da un minimo di 52,80 euro a un massimo di 511,20 euro sulla base della zona climatica dove è ubicata la fornitura, del numero di componenti del nucleo familiare (fino a 4 e oltre 4) e del tipo di utilizzo del gas (acqua sanitaria, cottura e/o riscaldamento). Anche in questo caso, inoltre, è prevista la doppia soglia con le famiglie con ISEE superiore a 9.530 euro e che non rientrano nella categoria delle “famiglie numerose” che riceveranno uno sconto di importo inferiore, a parità di tutte le altre condizioni.

Il bonus sociale viene riconosciuto agli aventi diritto tramite uno sconto automatico in bolletta. I bonus luce e gas sono cumulabili tra loro: se si rispettano i requisiti richiesti per l’accesso all’agevolazione è possibile ricevere entrambe le bollette scontate. Anche il bonus elettrico per disagio economico e quello fisico sono cumulabili: se una famiglia in cui è presente una persona malata che ha bisogno di usare apparecchiature medicali ha anche un Isee basso può ottenere un doppio sconto sulla bolletta. I bonus luce e gas sono anche retroattivi: al momento della presentazione della Dsu si può accedere all’agevolazione anche per i trimestri precedenti dell’anno a cui la Dsu fa riferimento.

Articolo: Corriere.it