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Bollette gas, rivoluzione dal 1°ottobre: ecco cosa cambia

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Bollette gas, rivoluzione dal 1°ottobre: ecco cosa cambia

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

La situazione è di quelle estremamente drammatiche e i presupposti in vista del prossimo autunno ormai alle porte non sono per nulla rassicuranti. La questione del prezzo incontrollato del gas – che ha raggiunto picchi davvero impensabili anche solo pochi mesi fa, quando l’andamento pareva essere sotto controllo nonostante i timori per le continue minacce di Vladimir Putin – rischia di avere effetti devastanti su migliaia di aziende e milioni di famiglie non solo nel nostro Paese, ma in tutta Europa.

Continuano a ripeterlo senza sosta i leader dei principali partiti politici, che sono arrivati a meno di 30 giorni dalle elezioni anticipate con l’urgenza di dover affrontare questa immensa grana. Ora l’esigenza è quella di trovare un’intesa quanto mai difficile sulle misure da mettere in atto già dai prossimi giorni, perché la gravità delle cose non permette inutili attese. Lo sa bene soprattutto Mario Draghi: il premier infatti è al lavoro per trovare i soldi necessari per intervenire tempestivamente con nuove agevolazione per le imprese, soprattutto quelle che rischiano di non riaprire dopo lo stop per le ferie estive.

In un quadro che si evolve di ora in ora – con l’occhio sempre attento al prezzo dell’energia al megawattora fissato al mercato di Amsterdam – sta provando a mettere un punto fisso Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente. Come si apprende in un comunicato diffuso nelle ultime ore, i vertici dell’ente hanno annunciato diversi cambiamenti sul metodo tramite cui viene calcolato il prezzo del gas in bolletta. L’idea è quella di aiutare coloro che sono ancora sotto contratto di maggiore tutela e non sono passati al mercato libero, presente in Italia dal 2007 e che prevede che le società che vendono gas ed elettricità possano proporre diversi tipi di offerte con tariffe variabili.

I costi del mercato tutelato (che, salvo nuovi rinvii, per il gas esisterà ancora fino al prossimo gennaio 2023) sono stabiliti dall’autorità e attualmente riguardano circa 7,3 milioni di utenze domestiche. Le loro tariffe finora sono state aggiornate ogni tre mesi seguendo appunto l’andamento dell’indice della borsa di Amsterdam, dove si vendono e acquistano i futures relativi al gas, cioè i contratti per scambiare una certa quantità di materia prima in una data futura e ad un prezzo prestabilito. Come stiamo vedendo proprio in questi giorni, l’andamento del costo è letteralmente impazzito a causa dei timori dei mercati per la chiusura del gasdotto Nord Stream, l’infrastruttura tramite cui arrivano in Europa i rifornimenti di gas dalla Russia.

Le incognite relative alle forniture nel prossimo futuro sono tante e questo ha spinto il governo italiano ad azzerare gli oneri di sistema (ossia le spese per il trasporto e la gestione della materia prima) con un provvedimento inserito nell’ultimo decreto legge Aiuti bis. Inoltre, il nostro Paese vanta anche un proprio indice di scambio, autonomo da quello olandese, che prende il nome di Psv (acronimo di “Punto di scambio virtuale“). Ora Arera ha deciso che dal prossimo 1°ottobre sarà proprio questo il nuovo punto di riferimento per calcolare l’andamento del costo del gas, sganciandosi da quello che succede ad Amsterdam.

Una rivoluzione che permetterà ad imprese e famiglie che ancora agiscono in un regime tutelato di affrontare meglio nuovi eventuali scossoni sul prezzo della materia prima. Infatti, l’indice italiano viene aggiornato di mese in mese e non trimestralmente come accade in Olanda e questo garantisce un monitoraggio della situazione molto più costante e puntuale da parte di aziende, partite Iva e contribuenti.

Articolo: quifinanza.it