La promessa era di semplificare le bollette di luce e gas, ma la soluzione pare non stia funzionando del tutto. Da luglio 2025 le fatture degli italiani hanno cambiato formato e lo scontrino dell’energia doveva servire a presentare prezzi chiari e nel dettaglio, facendo capire senza fronzoli cosa si paga e a quanto. Facile.it ha incaricato l’istituto di ricerca Emg Different di condurre un’indagine e dal campione intervistato sono emersi dati interessanti.
Cosa non va nelle nuove bollette: lo “scontrino” non decolla
Tra gli oltre 33 milioni di italiani che in famiglia si occupano di leggere e gestire le bollette, appena il 36% (pari a poco meno di 12 milioni di individui) si è accorto della differenza con le bollette precedenti. Andando più nel dettaglio tra i risultati dell’indagine, svolta su un campione rappresentativo della popolazione nazionale fra i 18 ed i 74 anni, emerge che sono soprattutto gli uomini e i giovani ad aver notato la nuova formula della bolletta. Fra chi ha notato la differenza, ben il 78%, pari a oltre 9,3 milioni di italiani, dichiara di aver letto e compreso la nuova formula della bolletta e poco più di 9 milioni la ritiene più chiara della precedente. Ma c’è ancora una parte cospicua di popolazione che non la vede così. Sono infatti più di 2 milioni e mezzo gli individui che hanno constatato la differenza ma hanno ammesso di non aver capito la nuova bolletta. 1,1 milioni, infine, hanno ritenuto che la nuova formula fosse più complessa da capire, sentimento diffuso soprattutto tra il campione femminile (13,8%) e gli abitanti del Nord Ovest (14%). Ben più di 21 milioni, infine, gli italiani che hanno dichiarato di non aver notato la nuova formula della fattura ricevuta per i pagamenti di luce e gas.
Quali sono le novità della bolletta: cos’è lo scontrino dell’energia
Come detto, l’obiettivo della nuova formula era quello di uniformare le bollette dei diversi fornitori e renderle più chiare e leggibili ai consumatori. Ma quali sono le novità? Le principali sono l’introduzione dello scontrino dell’energia e del box dell’offerta. Il primo comprende la quota consumi, la quota fissa, la quota potenza e le accise o Iva esplicitando il totale da pagare, mentre il secondo riassume tutte le caratteristiche della fornitura attiva, come la tipologia dell’offerta (fissa o variabile) o la tipologia di prezzo (monoraria o bioraria).
Articolo: Today.it