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Cambia il prezzo delle bollette del gas a settembre, ecco le novità stabilite da Arera

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Cambia il prezzo delle bollette del gas a settembre, ecco le novità stabilite da Arera

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

Cambia il prezzo delle bollette del gas per il mese di settembre 2024. Con l’ultimo aggiornamento delle tariffe, Arera ha stabilito il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo, ossia una famiglia che ha consumi medi di gas di 1.100 metri cubi annui. Le associazioni dei consumatori hanno calcolato l’aumento e le differenze con i prezzi di due anni, anno di picco della crisi del gas: la differenza è ancora troppo poca e la spesa delle famiglie si mantiene su livelli elevati.


Il nuovo prezzo diffuso da Arera è pari a 113,10 centesimi di euro per metro cub, il 6 per cento in più rispetto a luglio. L’aggiornamento si riferisce ad agosto ma l’effetto si vedrà nelle bollette da settembre in poi: riguarda le condizioni del Servizio di tutela della vulnerabilità, in cui sono confluiti i clienti vulnerabili dopo l’avvio del mercato libero.

La nuova bolletta avrà le seguenti voci: Spesa per la materia gas naturale 46,94 centesimi di euro (pari al 41,5% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,15 centesimi di euro (5,4% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio. Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 24,53 centesimi di euro (21,7% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità. Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,6% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema. Imposte: 32,53 centesimi di euro (28,8% del totale della bolletta) per le imposte. Ma di quanti euro in più parliamo?

Secondo quanto stabilito da Arera, il prezzo di riferimento del gas per i vulnerabili sale del 6%: “Una pessima notizia, anche se per fortuna l’effetto sulle tasche delle famiglie sarà quasi nullo – afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori -, essendo spenti i caloriferi e il gas usato solo per la cottura dei cibi e la produzione di acqua calda. Ma, in prospettiva, considerando l’arrivo della nuova stagione termica, si tratta di un segnale preoccupante, che non fa presagire nulla di buono. In ogni caso è bene sempre ricordare che i prezzi per i vulnerabili restano più convenienti di quelli del mercato libero, che ha pochissime offerte più vantaggiose: si contano, infatti, sulle dita di una mano”.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, l’ultimo aumento del 6% significa spendere 71 euro circa in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dall’1 agosto 2024 al 31 luglio 2025, ipotizzando prezzi costanti), sale così a 1244 euro, che sommati ai 486 della luce del nuovo cliente tipo determinano una spesa complessiva pari a 1730 euro. Se il prezzo del gas sale oggi del 6% su luglio, nel confronto con i tempi pre-crisi dell’agosto 2020 il prezzo è oggi superiore dell’87,1%, mentre rispetto al picco dell’agosto 2022 è inferiore dell’8,8%, ancora poco. Rispetto a un anno fa i rincari sfiorano il 25%.

”Gli utenti più deboli che rientrano nella vulnerabilità stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas, al punto che le tariffe di agosto risultano più elevate del 25% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno, quando il prezzo del gas era pari a 90,47 centesimi di euro per metro cubo, con un aggravio di spesa (nell’ipotesi di prezzi costanti) pari a +249 euro a famiglia su base annua, considerato un consumo da 1.100 metri cubi – afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso -. Considerata la capacità delle aziende controllate dallo Stato nell’acquisire partite di gas a costi competitivi, il governo deve intervenire per assicurare nel mercato tutelato prezzi agli utenti meno cari degli attuali”.

Articolo: Today.it