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Bonus sociale per disagio economico: come funziona lo sconto per bollette gas, luce, acqua

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Bonus sociale per disagio economico: come funziona lo sconto per bollette gas, luce, acqua

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

I bonus sociali per il disagio economico sono sconti applicati in modo automatico sulle bollette elettriche, gas e idriche ai nuclei familiari che hanno un’attestazione Isee sottosoglia: lo spiega Arera. A partire dal prossimo anno copriranno anche la Tari, cioè la tassa sui rifiuti. Vengono concessi per 12 mesi, su una sola fornitura per ogni tipo di servizio (elettrico, gas e idrico), e ne hanno diritto anche le famiglie che abitano in un condominio.

I requisiti: Arera spiega che il cittadino o il nucleo familiare ha diritto al bonus se l’Isee non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico e se non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico

In caso di fornitura diretta si aggiungono anche questi requisiti:

  • la fornitura (cioè il contratto elettrico/gas/idrico) è intestata a uno dei componenti il nucleo Isee.
  • Se il contratto è intestato a un altro soggetto (es. proprietario di casa, se l’abitazione è in affitto) il bonus non viene riconosciuto
  • La fornitura ha una tariffa per uso domestico (per il servizio idrico deve essere uso domestico residente). La fornitura è attiva (significa che il servizio è in corso di erogazione) o momentaneamente sospesa per morosità

In caso di fornitura centralizzata si aggiungono questi altri:

  • La fornitura condominiale di gas o di acqua è utilizzata in locali abitativi ed è attiva (il servizio deve essere in corso di erogazione)
  • Per il servizio idrico, altro requisito necessario per ottenere il bonus è che il nucleo deve essere intestatario di una fornitura elettrica attiva e domestica
  • Anche per la Tari: come accennato, un recente intervento legislativo (Dpcm n. 24/2025) ha dato mandato ad Arera di definire le regole per estendere la regolazione sui bonus anche ai rifiuti, stabilendo che lo sconto debba essere pari al 25% della Tari o dell’eventuale tributo equivalente pagato per il servizio integrato di gestione dei rifiuti

In aprile, il decreto bollette ha previsto per il 2025 un contributo straordinario del valore di 200 euro sulle forniture di energia elettrica dei clienti domestici con valori dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) fino a 25.000 euro, come misura temporanea di sostegno economico per i nuclei familiari aventi diritto

Come fare per ottenerlo

Per attivare la procedura di riconoscimento automatico dei bonus per disagio economico è sufficiente presentare annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) e ottenere un’attestazione di Isee entro la soglia di accesso ai bonus. Se si cambia venditore, i soggetti in possesso di tutti i requisiti conservano il diritto a beneficiare dei bonus. La fornitura diretta elettrica, gas e idrica deve essere intestata a uno dei componenti del nucleo familiare Isee indicati nella Dsu. Le forniture devono essere per uso domestico e attive e, nel caso del gas, la fornitura deve essere utilizzata per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria e il contatore non deve essere di classe superiore a G6 (classe massima installata ai domestici).

Le tempistiche

Se il valore dell’Isee è sotto la soglia prevista dalla normativa e le forniture del nucleo familiare hanno i requisiti di ammissibilità che vengono verificati dal SII (Sistema Informativo Integrato – la banca dati che contiene le informazioni relative alle forniture elettriche e gas e i dati dei clienti a cui è intestato il contratto di fornitura, quali il codice fiscale) o dal Gestore idrico, il bonus viene riconosciuto per 12 mesi. Ogni anno il nucleo familiare dovrà presentare una nuova DSU per ottenere nuovamente il bonus per i successivi 12 mesi

Cos’è il bonus elettrico per disagio fisico

Il bonus elettrico per disagio fisico è misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico. È stato introdotto dalla normativa nazionale e successivamente attuato con provvedimenti di regolazione dell’Autorità. L’accesso al bonus elettrico per disagio fisico è subordinato alla presentazione di apposita domanda: i soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali per la loro sopravvivenza dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni o i CAF abilitati. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai centri CAB Tutela.

Articolo: tg24sky.it