Bonus sociale non applicato in bolletta: come comportarsi se sulle fatture emesse non è stato ancora riconosciuto lo sconto sui consumi di luce e gas? La nuova procedura in vigore dal 1° gennaio 2022 prevede il riconoscimento automatico del bonus in bolletta, senza quindi necessità di fare domanda. L’automatismo è però subordinato ad una serie di passaggi, primo tra tutti la presentazione del modello ISEE da parte del beneficiario.
È infatti l’attestazione rilasciata dall’INPS a determinare chi può o meno fruire dell’agevolazione: il bonus sociale 2022 è riconosciuto ai contribuenti con ISEE fino a 12.000 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose. Secondo quanto previsto dal Decreto Aiuti n. 50/2022 l’agevolazione sarà riconosciuta in ogni caso retroattivamente a decorrere dall’inizio dell’anno anche in caso di ISEE presentato tardivamente. Cosa fare se però non è ancora stato applicato alcun bonus sulle bollette di luce e gas? Dall’ARERA alcune utili indicazioni.
A regime, a partire dal 2022, il bonus sociale in bolletta è riconosciuto in automatico e senza necessità per il contribuente di fare domanda al proprio Comune. A fornire le istruzioni sui tempi e sulle modalità di erogazione è l’ARERA, e la pagina informativa messa a disposizione dei contribuenti aiuta a capire i perché del mancato riconoscimento. Si ricorda in primo luogo che il bonus spetta in automatico ai contribuenti titolari di una fornitura di energia elettrica e gas in caso di ISEE non superiore a 12.000 euro. Il limite massimo fissato di base a 8.265 euro è stato incrementato dal decreto Energia n. 21 del 21 marzo 2022, mentre resta pari a 20.000 euro per i nuclei con più di tre figli.
Ed è proprio la valutazione delle condizioni d’accesso il primo step che condiziona i tempi del bonus bollette, per il quale è fondamentale aver presentato una DSU ai fini del rilascio del modello ISEE. Come evidenziato dall’ARERA, dopo la presentazione della DSU il sistema predisposto impiega circa un mese per: individuare la fornitura diretta intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare ISEE (ove esistente); effettuare le previste verifiche di ammissibilità sulla fornitura; trasmettere agli operatori competenti i dati necessari per erogare il bonus in bolletta agli aventi diritto.
Il bonus è quindi successivamente applicato dagli operatori nella prima fattura successiva alla ricezione dei dati. L’applicazione del bonus sociale dipende quindi in primo luogo dalla frequenza di fatturazione. Si ricorda in primo luogo che il bonus spetta in automatico ai contribuenti titolari di una fornitura di energia elettrica e gas in caso di ISEE non superiore a 12.000 euro. Il limite massimo fissato di base a 8.265 euro è stato incrementato dal decreto Energia n. 21 del 21 marzo 2022, mentre resta pari a 20.000 euro per i nuclei con più di tre figli. Ed è proprio la valutazione delle condizioni d’accesso il primo step che condiziona i tempi del bonus bollette, per il quale è fondamentale aver presentato una DSU ai fini del rilascio del modello ISEE.
Come evidenziato dall’ARERA, dopo la presentazione della DSU il sistema predisposto impiega circa un mese per: individuare la fornitura diretta intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare ISEE (ove esistente); effettuare le previste verifiche di ammissibilità sulla fornitura; trasmettere agli operatori competenti i dati necessari per erogare il bonus in bolletta agli aventi diritto. Il bonus è quindi successivamente applicato dagli operatori nella prima fattura successiva alla ricezione dei dati. L’applicazione del bonus sociale dipende quindi in primo luogo dalla frequenza di fatturazione. È quindi questa una delle ipotesi per le quali chi ha presentato l’ISEE negli scorsi mesi potrebbe non aver ancora ricevuto il bonus sociale nella bolletta ricevuta dal proprio operatore.
Diverse poi le regole in caso di forniture condominiali centralizzate. In tal caso i tempi di erogazione dipendono da quando vengono fornite dal cittadino i dati del PDR che identifica la fornitura condominiale, indispensabili per l’emissione del bonifico domiciliato con il quale è riconosciuto il contributo. L’erogazione del bonus bollette segue quindi dei tempi tecnici precisi, ed è quindi necessario pazientare se non è ancora stato applicato ma si rientra in una delle ipotesi di cui sopra.
Se invece non arriva anche in caso di ISEE presentato per tempo, si consiglia ai lettori di rivolgersi allo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente, istituito dall’ARERA. È inoltre consigliabile contattare o il centro Cab tutela più vicino anche o il proprio fornitore di energia elettrica e gas per verificare che non vi siano errori di fatturazione che hanno portato al mancato riconoscimento del bonus in bolletta.
Articolo: informazionefiscale.it