Sono state confermate le agevolazioni statali per sostenere le famiglie più vulnerabili nel pagamento delle spese di luce e gas. Ma con una novità in arrivo: si amplia ancora la platea dei beneficiari. Quindi anche a inizio 2023 le famiglie italiane potranno fare affidamento sui bonus luce e gas per far fronte al caro-energia. Sono stati infatti stanziati 9 miliardi di euro per garantire ulteriori aiuti statali nei primi tre mesi dell’anno nuovo a chi versa in condizioni di disagio economico.
L’accesso alla misura di sostegno per le famiglie viene però quest’anno ampliato: il limite Isee passerà, a partire dal 1° gennaio 2023, da 12.000 euro a 15.000 euro. Tra i destinatari dell’agevolazione ci sono anche coloro che hanno un Isee non superiore a 20.000 euro e almeno quattro figli a carico e i percettori di reddito/pensione di cittadinanza.
I requisiti per beneficiare del bonus luce e gas Bonus luce e gas vengono riconosciuti in maniera automatica alle famiglie, che ne hanno diritto. La procedura automatica viene attivata dopo la presentazione annuale della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso a una prestazione sociale, come la mensa scolastica, l’assegno di maternità e così via.
Per poter accedere al bonus luce e gas nel corso dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023 è necessario che la fornitura elettrica e del gas sia per uso domestico e attiva. Il gas naturale deve essere utilizzato per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria e il contatore del gas installato in casa non deve essere di classe superiore a G6 (la classe massima del misuratore installato per le utenze domestiche).
Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee indicati nella Dsu. Stesso discorso per il bonus sociale del gas: il valore dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee, dalla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura.
L’essenziale, per avviare il processo di verifica di tali requisiti, è presentare la Dsu ogni anno. I bonus sociali vengono riconosciuti non solo a chi versa in condizioni di disagio economico, ma anche fisico. Il bonus elettrico per disagio fisico nasce per ridurre, infatti, la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico.
In questo caso la procedura non è automatica: l’accesso al bonus elettrico per disagio fisico è subordinato alla presentazione di un’apposita domanda. I soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali per la loro sopravvivenza dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni o i CAF abilitati. Non è richiesta in questo caso la presentazione dell’Isee. Il bonus per disagio fisico viene concesso, infatti, indipendentemente dalla fascia di reddito del richiedente.
Articolo: Borderline24.com