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"Bollette telefoniche più care": la retromarcia del governo

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“Bollette telefoniche più care”: la retromarcia del governo

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

Retromarcia del centrodestra su una norma che ha scatenato mille polemiche. Forza Italia ha deciso di ritirare l’emendamento presentato al ddl Concorrenza che puntava a prevedere rincari automatici delle tariffe telefoniche. Una misura che sarebbe stata spinta più dagli operatori del settore Tlc che dallo stesso governo. La proposta era stata depositata in commissione Industria al Senato, dove è in corso l’iter del provvedimento del governo. L’emendamento era stato presentato da Antonio Trevisi, senatore eletto nelle file del Movimento 5 stelle e poi passato con Forza Italia. “I contratti per adesione stipulati con gli operatori di comunicazione elettronica possono prevedere una clausola di adeguamento automatico dei prezzi, in misura corrispondente all’aumento dell’indice annuale dei prezzi al consumo, eventualmente incrementato di un coefficiente predeterminato e reso noto all’utente prima della sottoscrizione del contratto”, prevedeva il testo che ha suscitato molte preoccupazioni tra le associazioni dei consumatori.

In sostanza la norma puntava a istituzionalizzare la clausola di adeguamento automatico all’indice dei prezzi al consumo e stabilire che non si tratti di variazione unilaterale del contratto. L’utente non avrebbe avuto più diritto al recesso gratuito per questo motivo. L’adeguamento sarebbe potuto scattare una volta l’anno e a valere per i successivi 12 mesi. Per i contratti già attivi, la prima introduzione della clausola avrebbe dato recesso senza costi, ma con limiti.

Forza Italia però ha fatto retromarcia sulla proposta depositata a Palazzo Madama. “Continuiamo a leggere attacchi pretestuosi e strumentali a un nostro emendamento al ddl Concorrenza che riguarda le tariffe telefoniche. Non si può far finta di non vedere che oggi, in Italia, vige la legge della giungla, con prezzi che variano, unilateralmente, da un momento all’altro”, ha spiegato il senatore azzurro Dario Damiani, capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio e tra i firmatari dell’emendamento.

Secondo Damiani da “tariffe inizialmente molto basse si arriva a pagare, nel giro di pochi mesi, cifre di molto superiori. Noi siamo per la regolarità e la trasparenza a tutela dei consumatori”. Da qui per gli azzurri la necessità di un intervento normativo, fermato però dalle critiche emerse nelle ultime ore. “A fronte delle polemiche che ne sono scaturite, abbiamo deciso di ritirare il nostro emendamento”, ha spiegato Damiani. “Ma chiediamo di aprire quanto prima un tavolo di confronto per individuare le modalità migliori per regolamentare il settore delle tariffe a tutela dei cittadini”.

Articolo: today.it