All’ordine del giorno del Consiglio dei ministri potrebbe esserci un altro decreto per il reperimento di nuove risorse che poi confluirebbe come emendamento alla manovra all’esame del Senato. In legge di bilancio sono già previsti 2,8 miliardi di euro contro il caro-bollette proprio per disinnescare gli aumenti di luce e gas determinati dal rincaro dei beni energetici. Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, servirà tra le altre cose a reperire i 300 milioni da destinare al contrasto del caro-bollette frutto dell’intesa politica all’ultimo Cdm di venerdì scorso.
Non si tratterebbe, quindi, di un intervento aggiuntivo rispetto a quanto stabilito finora. In particolare, viene spiegato, per reperire questi fondi sarebbero anticipate al 2021 alcune spese ora previste nel 2022, in modo da liberare sul prossimo anno i 300 milioni necessari.
Al momento le risorse per le bollette sarebbero quindi in tutto circa 2,8 miliardi tra i 2 miliardi già stanziati in manovra, i circa 500 milioni che arriveranno dal ‘tesorettò della riforma dell’Irpef e questi ultimi 300 milioni. Nel 2021, a causa dei rincari tariffari, ogni famiglia italiana si ritrova a spendere per la luce in media 783 euro e per il gas 1.358 euro, hanno stimato le associazioni dei consumatori. Considerando le attuali quotazioni dell’elettricità e del gas, e in assenza di un intervento del Governo, nel 2022 la spesa per la bolletta della luce salirebbe a 918 euro a nucleo (+135 euro annui) e quella per il gas addirittura a 2.450 euro (+1.092 euro annui), con un incremento totale di 1.227 euro annui a famiglia (in caso di prezzi costanti tutto l’anno).
Articolo: ilgiorno.it