Per il cambio di operatore di luce e gas in 24 ore bisognerà ancora aspettare un po’. Nel frattempo Facile.it ha stimato che, per le tasche degli italiani, la novità porterà dei benefici, sì, ma piuttosto ridotti. La tech company calcola che il risparmio per la famiglia tipo non supererà i 230 euro l’anno tra bollette di luce e di gas. Il passaggio-lampo è previsto dalla direttiva europea 2019/944, recepita dall’Italia nel 2021. In quel provvedimento era previsto che la riforma dovesse attuarsi entro il primo gennaio 2026, ma nelle ultime settimane un nuovo decreto legislativo ha spostato la scadenza a “entro il 2026”. Dunque ancora un anno abbondante.
È importante ricordare che le 24 ore saranno il termine massimo entro cui il passaggio dovrà essere registrato sul Sistema informativo integrato (Sii), cioè il grande database di tutte le utenze attive nel nostro Paese. I clienti, prima di ricevere la prima bolletta del nuovo operatore, dovranno aspettare circa tre settimane. Comunque una svolta rispetto ai circa due mesi (spesso anche di più) di oggi.
L’impatto sul mercato
Il cambio rapido di operatore avrà un impatto dirompente sulla concorrenza: liberata la procedura dalla lentezza e dalla burocrazia di oggi i consumatori saranno più incentivati a cambiare, senza contare che tempi così ridotti permetteranno di seguire l’andamento del mercato all’ingrosso quasi in tempo reale. Ma allora perché il beneficio è di “soli” 230 euro l’anno complessivi? “Non bisogna sottovalutare la portata di questa novità che, paradossalmente, potrebbe portare a un aumento dei costi a carico delle società di vendita e, di conseguenza, ad un incremento delle tariffe” commentano gli esperti di Facile.it.
Le preoccupazioni degli operatori
Diverse le preoccupazioni degli operatori per questa riforma europea. Il primo – e più citato – è il cosiddetto “turismo energetico”, cioè il passaggio continuo da un operatore all’altro: fin quando lo fanno i clienti in regola va tutto bene, ma le compagnie di energia temono che possano essere soprattutto i morosi a utilizzare questo escamotage. Questo porta direttamente alla seconda questione: le compagnie dovranno investire molto sulle infrastrutture tecnologiche per adeguarsi al nuovo regime. In poche ore infatti bisognerà essere in grado di verificare l’identità, la solvibilità e la regolarità del nuovo cliente, per evitare il rischio di imbarcare “zavorre”.
Articolo: Repubblica.it