Nella legge di Bilancio il governo ha destinato 3,8 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette, ma anche un fondo da un miliardo per dare la possibilità alle famiglie inadempienti di pagare a rate i costi di luce e gas. Un piano di rateizzazione che permette ai clienti domestici in condizione di morosità di poter spalmare senza interessi in 10 quote gli importi delle fatture di fornitura energetica emesse da gennaio ad aprile 2022.
È quanto previsto dalla delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) nella quale si stabilisce un piano di rateizzazione con la metà dell’importo totale da pagare nella prima rata e il restante 50% suddiviso in rate di almeno 50 euro pari al numero di bollette normalmente emesse in 10 mesi (qui avevamo anticipato la possibilità di pagamento delle bollette in 10 rate).
Sulla base delle risorse stanziate dalla Manovra 2022, l’Autorità ha infatti confermato l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, permettendo di arginare il caro bollette per circa 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese, a fronte di un’impennata dei prezzi di luce e gas arrivati rispettivamente al +65% e + 59,2% (qui la circolare dell’Agenzia delle Entrate sulle bollette).
Nonostante gli interventi del governo, Arera fa sapere che, nel primo trimestre del 2022, i rincari per la bolletta dell’elettricità saranno comunque del 55% e per quella del gas del 41,8% (qui le misure messe in campo dal governo contro la stangata delle bollette). Per questo, oltre ai bonus previsti per questo primo periodo dell’anno di circa 600 euro per le famiglie in difficoltà economica, è stato stanziato un fondo di un miliardo di euro per il sistema di rateizzazione, con un meccanismo di anticipo alla filiera elettrica da attuarsi con la CSEA, la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali.
Secondo le istruzioni disposte dall’Autorità, il fornitore potrà negoziare col cliente un accordo dedicato, ma in linea generale il piano di rateizzazione dovrà prevedere:
L’Arera precisa inoltre nella delibera che se l’importo di ciascuna rata risulti inferiore a 50 euro, il numero delle rate potrà essere ridotto, ma nel rispetto della periodicità di fatturazione, non oltre il numero minimo necessario a determinare rate di importo non inferiore a 50 euro. In ogni caso il numero di tali rate non potrà essere inferiore a due, anche derogando al valore dell’importo. I clienti dovranno comunicare espressamente la volontà di aderire alla soluzione di pagamento, previo avvertimento da parte dei fornitori “tenuti ad inserire in una comunicazione di sollecito dai medesimi eventualmente effettuata, o comunque nella comunicazione di costituzione in mora anche l’offerta al cliente finale della possibilità di rateizzarne gli importi senza il pagamento di interessi a carico del cliente finale”.
Di fronte al mancato rispetto del piano concordato e all’omissione del saldo di una o più rate, il venditore, può avviare le ordinarie procedure di sospensione della fornitura di energia elettrica.
Articolo: quifinanza.it