Un primo effetto ci sarà nelle bollette di luce e gas dei clienti in maggior tutela nel secondo trimestre. Con un calo, come comunicato dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), nel consueto aggiornamento trimestrale diffuso alla fine di marzo, del 18,3% per l’elettricità e del 13,5% per il gas per la cosiddetta “famiglia tipo”: il nucleo familiare con consumi medi di energia elettrica di 2700 kilowattora l’anno e una potenza impegnata di 3 kilowatt e 1400 metri cubi annui di consumi per il gas.
Cosa potrebbe succedere
Una riduzione riconducibile alle persistenti basse quotazioni delle materie prime nei mercati all’ingrosso per via del netto calo dei consumi provocato anche dall’emergenza coronavirus. Una situazione che, con molta probabilità, dispiegherà in parte i suoi effetti anche sulle bollette del prossimo trimestre. Come spiega l’Autorità presieduta da Stefano Besseghini, l’aggiornamento delle condizioni di tutela del secondo trimestre, riflette infatti quotazioni nei mercati all’ingrosso e del gas attese in calo, legate a una riduzione del fabbisogno che potrebbe continuare anche nei prossimi mesi, anche a causa dell’epidemia provocata dal Covid-19.
La discesa dei prezzi spot del gas
Per quanto riguarda le principali materie prime energetiche, i forti cali all’ingrosso, a cominciare dal petrolio – il cui prezzo continua tuttora a scendere ed è crollato del 60% nelle ultime due settimane -scontano la prospettiva di una riduzione sensibile della domanda per effetto delle misure stringenti adottate dalla maggior parte dei paesi per contrastare la pandemia. Che, come noto, hanno determinato una riduzione dell’operatività delle filiere produttive, la chiusura delle attività non essenziali e la limitazione degli spostamenti, da cui discende il forte calo dei consumi. A tutto questo, si aggiunge anche la significativa discesa dei prezzi spot del gas naturale, vale a dire i prezzi relativi a contratti di durata limitata e non legati al petrolio, il cui andamento dipende dalla dinamica tra domanda e offerta. Un calo cominciato già nel primo trimestre del 2020 e dal quale dipende moltissimo la generazione elettrica.
La riduzione sulla bolletta della luce
Così la tariffa che i clienti in maggior tutela pagheranno per la luce nel secondo trimestre sarà totalmente influenzata dal forte calo dei costi della materia energia elettrica, -18,3% sulla spesa della famiglia tipo, mentre rimarranno invariati le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura) e, soprattutto, gli oneri generali che rappresentano tutte quelle voci, presenti in bolletta, destinate finanziare alcune attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale. La spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1°luglio 2019 e il 30 giugno 2020) sarà di circa 521 euro, con una variazione del -7.9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno prima (1° luglio 2018-30 giugno 2019), pari a un risparmio di circa 45 euro l’anno.
Il calo nella bolletta del gas
Per il gas naturale, la riduzione in bolletta è determinata dal forte calo dei costi della spesa per la materia prima (-12,4% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel trimestre, a cui si somma il calo delle tariffe regolate di trasporto e distribuzione (-1,1%), determinato principalmente dalle componenti legate al trasporto. Restano stabili, invece, gli oneri generali. Si arriva così al calo del 13,5% per l’utente tipo in maggior tutela. La spesa per la bolletta gas, sempre nell’anno scorrevole (1° luglio 2019-30 giugno 2020) sarà di circa 1019 euro, con una variazione del -12% rispetto al periodo equivalente dell’anno prima, pari a un risparmio di circa 139 euro.
Il prezzo di riferimento dell’elettricità
Dal 1° aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà quindi di 16,08 centesimi di euro per kilowattora così suddiviso: 3,82 centesimi (il 23,76% della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’enegia (-46% rispetto al 1° trimestre) e 1,89 centesimi per la commercializzazione al dettaglio (11,75% della bolletta); 3,91 centesimi di spesa per il trasporto e la gestione del contatore (invariata rispetto al primo trimestre), 4,18 centesimi (26% del totale della bolletta) per la spesa relativa agli oneri di sistema (anche questa invariata) e 2,28 centesimi per le imposte (Iva e accise).
Il prezzo di riferimento del gas
Quanto al gas, il prezzo di riferimento dal 1° aprile sarà di 64,54 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse: 15,18 centesimi (23,5% della bolletta) per l’approvvigionamento del gas e per le attività connesse (-34% rispetto al 1° trimestre); 13,75 centesimi per la spesa per il trasporto e la gestione del contatore (-4,6% rispetto al 1° trimestre); 3,16 centesimi per gli oneri generali di sistema (il 4,89% della bolletta, -0,7% rispetto al 1° trimestre); e, infine, 27,11 centesimi per le imposte (il 42,01 del totale della bolletta, una voce che include le accise, l’addizionale regionale e l’Iva).
Articolo: ilsole24ore.com