Non è semplice comprendere la bolletta di luce e gas, ma è fondamentale per capire se si sta pagando il giusto. Le somme indicate nelle bollette possono essere infatti rettificate, una procedura che è prevista dal codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e di gas naturale. Una situazione di questo tipo si verifica quando il cliente si rende conto che l’importo da pagare potrebbe non essere esatto, quindi la prima cosa che bisogna chiedersi è quali sono le cause che possono portare a un’anomalia:
La richiesta di rettifica è un diritto del cliente nel caso in cui la somma richiesta sia considerata sbagliata, ma come funziona esattamente?
Cosa deve fare il cliente : qualora gli importi siano considerati anomali, è possibile inviare una comunicazione scritta al venditore in cui si spiegano tutti i dettagli: questa procedura è valida sia per la rettifica della fatturazione che per la rettifica degli importi troppo alti. È preferibile allegare un’autolettura per consentire al venditore di controllare i consumi e la loro correttezza.
Cosa deve fare il venditore: il venditore che riceve una richiesta scritta per la rettifica degli importi in bolletta ha l’obbligo di accertare i consumi e di inviare una risposta motivata con tutte le spiegazioni del caso. Nel caso in cui l’errore sia certo, allora si procede con la rettifica vera e propria e con l’accredito della somma in eccesso. In questa risposta, il venditore deve elencare una serie di informazioni:
Il venditore ha 40 giorni di tempo per rispondere, un tempo che si calcola a partire dal momento in cui ha ricevuto la richiesta. Se non si ottiene alcuna risposta dopo che sono trascorsi questi 40 giorni, allora ci può anche essere un procedimento dell’Autorità per l’energia elettrica e per il gas. In caso ci dovessero essere dei ritardi nel rimborso, il cliente ha diritto a un indennizzo automatico nella prima bolletta utile. Questo importo può essere di tre tipi:
In ogni caso, l’indennizzo deve arrivare entro otto mesi dal momento in cui è stata ricevuta la richiesta di rettifica.
Articolo: Monzatoday.it