L’andamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas durante il 2022 ci ha mostrato come le cose sul mercato all’ingrosso possono cambiare rapidamente per effetto di oscillazioni nella domanda e nell’offerta e, ancora di più, per effetto di fattori esterni come guerre e crisi geopolitiche. Scegliendo una fornitura a prezzo bloccato ciò che succede sul mercato all’ingrosso non importa: il prezzo dell’energia elettrica e del gas rimane costante per il periodo di tempo indicato nel contratto, indipendentemente dal valore assunto dai prezzi di riferimento (il PUN per l’energia elettrica e il PSV per il gas). Le tariffe a prezzo bloccato sono un’ottima soluzione per chi predilige la stabilità, ma bisogna fare attenzione. Non sempre, infatti, le tariffe a prezzo bloccato si traducono in un’effettiva convenienza. Vale la pena pagare di più per avere un’offerta a prezzo bloccato o il risparmio è maggiore con le tariffe indicizzate?
Quando si cambia fornitore della luce o del gas una delle decisioni più importanti da prendere riguarda il tipo di tariffa da sottoscrivere. La scelta è essenzialmente tra tariffe a prezzo indicizzato, che seguono l’andamento dei prezzi all’ingrosso, e tariffe a prezzo bloccato, che fissano un prezzo per l’energia elettrica e per il gas che rimane invariato per un determinato periodo di tempo, generalmente pari a 12 o a 24 mesi. Di solito le tariffe a prezzo bloccato hanno un prezzo a kWh o a Smc un po’ più alto rispetto alle offerte indicizzate, perché le società fornitrici devono tutelarsi in caso di futuri aumenti dei prezzi.
Nonostante le tariffe a prezzo fisso comportino al momento un esborso di spesa superiore rispetto a quello richiesto scegliendo una tariffa indicizzata non è detto che siano una soluzione poco conveniente. In particolare, può valere la pena spendere di più per un’offerta a prezzo bloccato se si prevedono imminenti rialzi dei prezzi e se si vuole poter stimare in modo abbastanza preciso la propria spesa per le bollette. Al contrario, le offerte a prezzo bloccato risultano poco convenienti se le previsioni annunciano una futura discesa dei prezzi e se si vuole approfittare delle tariffe luce e gas più basse del mercato all’ingrosso.
Per capire se conviene scegliere una tariffa a prezzo bloccato è importante fare un confronto tra le proposte a prezzo fisso e quelle a prezzo indicizzato. Inoltre, è bene verificare la struttura delle offerte luce e capire quale soluzione è più conveniente tra tariffe monorarie, biorarie e triorarie. Un altro aspetto da considerare riguarda la durata del periodo in cui le tariffe rimangono fisse. Solitamente i fornitori bloccano il prezzo per 12 mesi, ma in alcuni casi si possono trovare offerte bloccate anche per 24 o persino per 36 mesi. Prima di sottoscrivere un’offerta a prezzo bloccato è utile anche verificare cosa prevede il contratto al termine del periodo di durata del blocco dei prezzi: la società fornitrice può prevedere il passaggio a un’offerta a prezzo indicizzato oppure la proposta di una nuova offerta bloccata.
Mettere a confronto le offerte di più fornitori di energia e gas e considerare vari tipi di tariffa è il modo migliore per riuscire a trovare le offerte luce e gas che garantiscono il massimo risparmio. È altrettanto importante considerare i consumi della propria famiglia e le abitudini di utilizzo di luce e gas.
Articolo: corriere.it