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Bollette alte all'improvviso: come difendersi dagli aumenti "pazzi"

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Bollette alte all’improvviso: come difendersi dagli aumenti “pazzi”

Postato da: Francesca Emilio
Categoria: Notizie

Con il graduale passaggio al mercato libero nel 2024 le bollette di luce e gas sono tra gli argomenti più cercati dagli utenti. Se si prova a fare una ricerca su Google tra i suggerimenti di ricerca spunta “bollette pazze”. Non è casuale: in molti lamentano fatture dell’energia clamorosamente alte con aumenti spropositati e improvvisi anche da migliaia di euro. Le segnalazioni alle associazioni dei consumatori aumentano di giorno in giorno e i gruppi Facebook di confronto si moltiplicano. Ci possono essere vari motivi per una bolletta di luce e gas esageratamente alta, ma i rimedi esistono e alcune buone norme aiutano a prevenire problemi sgraditi.

Da dove arrivano le bollette “pazze” di luce e gas (anche) di Enel energia: i motivi degli aumenti nel 2024
Altroconsumo ha riscontrato un aumento delle segnalazioni in particolare per Enel energia. Come segnala l’associazione, il motivo è la modifica unilaterale del contratto che ha aumentato le tariffe del gas applicate a partire dagli ultimi due mesi del 2023, “una modifica che l’azienda sostiene di aver comunicato ai consumatori con un preavviso di 90 giorni – così come prevede la norma – ad agosto del 2023”. Enel stessa spiega le modalità con cui invia queste comunicazioni ai clienti.

“Ho ricevuto una fattura Enel per gas da oltre 1.000 euro. Ho consumato meno dello stesso periodo dell’anno precedente, ma hanno applicato un prezzo di 2,43 euro. Io non ho ricevuto nessuna comunicazione di modifica della tariffa”, e ancora: “Mi sono rivolto a sportello Enel. Dicono che alla scadenza hanno rinnovato contratto a 2,50 euro mc. Io non ne sapevo nulla, mai ricevuto comunicazione”, le testimonianze riportate da Altroconsumo.

Come visto tra segnalazioni e gruppi Facebook, in realtà le bollette considerate alte riguardano vari gestori. Abbiamo contattato l’Unione nazionale dei consumatori (Unc) per comprendere meglio il motivo di questi aumenti che non sempre può essere dovuto alle modifiche unilaterali del contratto. “Ci sono tre cause principali di prezzi insolitamente alti nella bolletta – spiega a Today.it Marco Vignola, responsabile energia di Unc – Consumi anomali, errori o una modifica contrattuale rispetto alle condizioni dei mesi precedenti. Magari la bolletta è bimestrale, nel mentre arriva un passaggio di fornitura e scattano le nuove condizioni che si è costretti a pagare secondo tariffe di cui, magari, non si era consapevoli”.

Bisogna dunque fare attenzione alle comunicazioni perché in questo caso è complicato dimostrare che l’azienda non ha rispettato gli obblighi previsti: “Il fornitore deve comunicare con almeno tre mesi di anticipo le modifiche che però, in realtà, possono essere inviate in vari modi – dice Vignola – Se non va così è complicato dimostrarlo. Noi chiediamo che comunicazioni di questo tipo siano certe e specifiche, per dare il tempo alle persone di scegliere altre offerte con un altro fornitore. Da questo punto di vista c’è un problema nell’obbligo di una comunicazione davvero tracciata”.

Cosa dice Arera sulle modifiche unilaterali di contratto dei fornitori: quando sono regolari
Nei contratti del mercato libero c’è la possibilità che il fornitore possa modificare alcune clausole del contratto, espressamente indicate, per “giustificati motivi”. Secondo l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) in questi casi il cliente deve essere informato con un’apposita comunicazione, diversa dalla bolletta, con un preavviso di almeno tre mesi rispetto alla data di applicazione delle modifiche. Per ogni modifica proposta, la comunicazione inviata al cliente deve:

  • Riportare il testo completo della nuova versione di ciascuna delle clausole modificate;
  • Spiegare in modo chiaro il contenuto e gli effetti della modifica;
  • Specificare il momento in cui la modifica verrà applicata;
  • Indicare in che modo ed entro quali termini il cliente che non intende accettare le modifiche può comunicare al venditore la sua volontà di disdire il contratto.

La comunicazione non è dovuta per le variazioni dei prezzi non determinati dal venditore e in questo caso il cliente è informato nella prima bolletta disponibile. In caso il fornitore non rispetti i termini di preavviso o se la comunicazione non contiene le informazioni indicate, il cliente dovrà ricevere in bolletta un indennizzo automatico. E, in ogni caso, il cliente che non intende accettare le modifiche proposte può cambiare venditore.

Come difendersi dalle bollette troppo alte di luce e gas
In caso di modifiche unilaterali di contratto sta al consumatore dimostrare che non siano state comunicate adeguatamente dal fornitore di luce e gas. Se dopo aver controllato le giuste voci in bolletta sembra tutto regolare dal lato dei costi e se i consumi vi appaiono spropositati rispetto al vostro stile di vita allora il problema potrebbe essere una lettura errata del contatore. In questo caso è il momento di fare un reclamo. Ogni fornitore mette a disposizione un modulo specifico da compilare e inviare, oltre all’assistenza clienti dedicata dei call center, dove sarà possibile capire di cosa si tratta. In alternativa è sempre possibile affidarsi al centro Cab Tutela della propria città.

Articolo: Today.it