Nonostante gli aiuti, l’Italia è uno dei Paesi che ha più sofferto i rincari sulle forniture di luce e gas nel 2022. A certificarlo è l’Arera nella sua relazione annuale 2023, che evidenzia il rincaro del 40% per quanto riguarda la luce, di gran lunga superiore alla media europea (17%). Discorso diverso è quello del gas, dove Roma si piazza appena al di sotto della media dei 27 (37 contro 40%), ma rimanendo comunque sopra i dati di Paesi come Germania e Spagna. La diversa classificazione e anche il passaggio dei consumatori al mercato libero sono segnali da non trascurare in vista del bilancio del 2023, al quale però si può però ugualmente guardare con fiducia. “La preoccupazione dello scorso anno sembra non esserci per questi dodici mesi, visto che i prezzi delle materie prime sono scesi e gli stoccaggi sono decisamente superiori. Il mercato energetico è ancora teso, ma c’è fiducia”, sottolinea durante l’approfondimento “Numeri” di Sky TG24 il direttore di Arera, Stefano Besseghini.
Ci sono Paesi che hanno cercato di aiutare i consumatori a pagare le bollette e c’è chi invece ha proceduto a scontare il prezzo. L’Italia è stato il quarto Paese europeo che ha pagato le bollette della luce più care, dietro a Danimarca, Belgio e Irlanda. “Fa differenza capire dove si è intervenuti ma l’Italia ha un mix energetico particolarmente costoso, come si sapeva: non abbiamo componenti che fanno risparmiare in altri Paesi, come il nucleare o il carbone per Francia e Germania. Non abbiamo nemmeno i rigassificatori, presenti ad esempio in Spagna”, evidenzia Besseghini. In Italia, a questo proposito, si è proceduto con sconti in bolletta quali ad esempio i tagli sia degli oneri di sistema che dell’Iva sul gas. Diverso il discorso per i bonus sociali e i crediti d’imposta, questi ultimi con un costo altissimo di 20 miliardi, che invece sono andati come vero e proprio aiuto di pagamento.
Un peso rilevante lo ha avuto anche il bonus sociale in bolletta che ha aiutato tante famiglie, tutte quelle con Isee sotto i 12mila euro nel 2022, a pagare meno: 3,7 milioni di famiglie sono state aiutate con le bollette della luce mentre 2,4 per il gas, un deciso passo in avanti rispetto al 2020 (che aveva però anche un diverso sistema di assegnazione). Chi aveva un bonus sociale sulla luce ha pagato il 75% in meno, mentre discorso diverso riguarda il gas. Secondo Arera, 700mila famiglie hanno ricevuto il bonus pieno, 1,7 milioni in modo indiretto, ad esempio sul gas per cucinare, mentre 2 milioni non lo hanno richiesto, magari perché hanno un sistema centralizzato. Da molti di questi la notifica è stata difatti ignorata. “Sono dati che vanno visti guardando i lati positivi, per esempio sulla luce, che ha mostrato come gli obiettivi del governo siano stati raggiunti, mentre per quanto riguarda il gas il discorso è diverso. Si tratta di una mancata risposta, perché il bonus lo ricevono come una somma indiretta, a titolo compensativo, ma magari su questo aspetto anche a livello comunicativo si può migliorare”, ammette Besseghini.
Articolo: tg24.sky.it